Raggiungere la tomba di un proprio caro e vedere che manca il cero acceso da poco; posizionare alcune piantine nelle aiuole vicino alle tombe così da abbellire quello spazio e trovare qualche giorno dopo i buchi nel terriccio e quelle piantine scomparse.
E’ quanto succede al cimitero di Trecate, una situazione che purtroppo non rappresenta una novità e che si è verificata in diverse zone, sia quelle più centrali e “visibili”, sia quelle più periferiche. Capitano sulle tombe più grandi dove si possono accendere più ceri, capita dove sono posizionati i loculi e lo spazio è così minimo da poter far bruciare soltanto una luce. E le aiuole non riguardo un defunto in particolare: sono spazi comuni dove ci sono piante verdi, ma qualcuno ha piantumato semi, ha magari trapiantato fiori tolti dalla tomba ma ancora belli e che possono crescere nella terra.
«Abbiamo avvisato il custode che ci ha detto che sono episodi che comunque si verificano, – dicono alcuni cittadini – è un gesto che è difficile da commentare». Qualcuno, lungo quelle aiuole, ha anche affisso dei cartelli con la richiesta esplicita di non strappare più nulla.