Nell’anno del Covid, la Croce rossa di Trecate ha svolto 7.593 servizi e ha percorso 173.051 chilometri. Il numero totale è quasi in linea con quello dell’anno precedente con 178mila chilometri percorsi, ciò che fa la differenza sono i numeri nei diversi servizi: aumentati parecchio quelli da 118 con 1.398 servizi (603 l’anno precedente) e invece diminuiti quelli ordinari, escluse le dialisi, dal momento che quasi tutte le visite sono state bloccate.
I servizi dialisi sono stati 4.098, i privati 990, quelli secondari per l’ospedale Maggiore 167, per la rianimazione 4, quelli secondari Covid 27 e quelli convenzionati 118. In un anno così particolare da evidenziare sono i servizi svolti dai volontari come il Pronto spesa/farmaco, il Fresco supermercato: in tutto 621. Sono stati poi 1.158 i pacchi del banco alimentari distribuiti su un totale di 201 famiglie assistite.
«A partire da fine febbraio per mesi abbiamo vissuto una situazione paradossale, ci è sembrato di far parte di un sogno irreale, – spiega il presidente Mauro De Giuli – città vuote, un silenzio rotto dal suono delle sirene e gli sguardi spaventati e rassegnati al peggio di chi salive sulle ambulanze mentre si salutavano i parenti. Siamo stati impegnati su più fronti e abbiamo cercato di essere in prima linea sempre per chiunque avesse bisogno».
Forte la collaborazione con l’associazione ceranese Vo.Ce: «Ci ha dato una grande mano nella distribuzione dei pacchi ai cittadini ceranesi, circa 50, per un totale di 889 pacchi Covid. E abbiamo distribuito anche i pacchi di Natale, circa mille. E vorrei a nome di tutti rivolgere un grazie, – chiude il presidente – a tutti i privati che con una donazione ci hanno aiutato a sostenere le spese aumentate notevolmente in questo periodo».