Trecate, il Comune rinuncia alla gestione delle piscine. La minoranza: «Giocano coi soldi dei cittadini»

Dopo cinque mesi si torna alla gestione in concessione. Il sindaco Binatti: «Una scelta presa dopo un'attenta analisi e relazione del settore Lavori pubblici»

La gestione diretta delle piscine trecatesi non sarà più affidata al Comune. Nei giorni scorsi infatti la giunta – dopo cinque mesi di sperimentazione con la conduzione diretta degli impianti – ha optato per la gestione in concessione con opere di riqualificazione mediante finanza di progetto.

«Una scelta sbagliata fin dall’inizio – afferma il consigliere di minoranza Marco Uboldi – e fatta con i soldi dei cittadini. Quando il 20 marzo durante il Consiglio comunale la giunta ha annunciato di voler gestire le piscine, noi delle minoranze abbiamo criticato aspramente la scelta visto che non era sorretta da alcun piano economico consolidato. Hanno deciso deliberatamente di prendersi un grosso rischio senza calcolare né una previsione di entrata economica, né i rischi legati a una gestione simile. O si è amministratori o si è imprenditori, non si possono gettare all’aria così i soldi dei contribuenti. L’amministrazione ha giocato con i soldi dei trecatesi. L’amministrazione si è detta costretta a rinunciare dopo l’acquazzone del 24 luglio che avrebbe danneggiato uno dei motori dell’unità trattamento aria. In questo caso non esiste un’assicurazione che interviene? Perchè usarla come scusa?».

«Anche perchè – conclude Uboldi – ora pretendiamo di conoscere nel dettaglio il debito che questa azzardata ha procurato al comune di Trecate. Un fallimento che si ripercuote, come sempre, sui cittadini».

Pronta la replica del primo cittadino Federico Binatti che precisa come «la decisione è avvenuta a seguito di una relazione tecnica stilata dal settore Lavori pubblici – e non dall’amministrazione – il quale ci ha consigliato di agire in conseguenza ai danni ingenti subiti dall’impianto. Non è una scusa come afferma la minoranza, bensì una valutazione tecnica che non ho fatto io. Ci tengo a sottolineare che nella delibera di giunta del 10 di agosto era presente questa valutazione tecnica. La questione assicurazione non sta in piedi: è risaputo che i rimborsi assicurativi, che ovviamente abbiamo richiesto, non sono mai disponibili nell’immediato; ci vorrà almeno un anno o forse più per essere risarciti. Tornando al merito della gestione diretta: l’amministrazione si è presa un grosso rischio senza un’analisi e una previsione delle entrate? Non è assolutamente vero, anche perchè le considerazioni e valutazioni sulle previsioni di entrate sono state inserite a bilancio, perciò dire che non sono state considerate previsioni di entrate è grave perchè significa che non hanno mai visionato gli atti trasmessi».

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Trecate, il Comune rinuncia alla gestione delle piscine. La minoranza: «Giocano coi soldi dei cittadini»

Dopo cinque mesi si torna alla gestione in concessione. Il sindaco Binatti: «Una scelta presa dopo un’attenta analisi e relazione del settore Lavori pubblici»

La gestione diretta delle piscine trecatesi non sarà più affidata al Comune. Nei giorni scorsi infatti la giunta – dopo cinque mesi di sperimentazione con la conduzione diretta degli impianti – ha optato per la gestione in concessione con opere di riqualificazione mediante finanza di progetto.

«Una scelta sbagliata fin dall’inizio – afferma il consigliere di minoranza Marco Uboldi – e fatta con i soldi dei cittadini. Quando il 20 marzo durante il Consiglio comunale la giunta ha annunciato di voler gestire le piscine, noi delle minoranze abbiamo criticato aspramente la scelta visto che non era sorretta da alcun piano economico consolidato. Hanno deciso deliberatamente di prendersi un grosso rischio senza calcolare né una previsione di entrata economica, né i rischi legati a una gestione simile. O si è amministratori o si è imprenditori, non si possono gettare all’aria così i soldi dei contribuenti. L’amministrazione ha giocato con i soldi dei trecatesi. L’amministrazione si è detta costretta a rinunciare dopo l’acquazzone del 24 luglio che avrebbe danneggiato uno dei motori dell’unità trattamento aria. In questo caso non esiste un’assicurazione che interviene? Perchè usarla come scusa?».

«Anche perchè – conclude Uboldi – ora pretendiamo di conoscere nel dettaglio il debito che questa azzardata ha procurato al comune di Trecate. Un fallimento che si ripercuote, come sempre, sui cittadini».

Pronta la replica del primo cittadino Federico Binatti che precisa come «la decisione è avvenuta a seguito di una relazione tecnica stilata dal settore Lavori pubblici – e non dall’amministrazione – il quale ci ha consigliato di agire in conseguenza ai danni ingenti subiti dall’impianto. Non è una scusa come afferma la minoranza, bensì una valutazione tecnica che non ho fatto io. Ci tengo a sottolineare che nella delibera di giunta del 10 di agosto era presente questa valutazione tecnica. La questione assicurazione non sta in piedi: è risaputo che i rimborsi assicurativi, che ovviamente abbiamo richiesto, non sono mai disponibili nell’immediato; ci vorrà almeno un anno o forse più per essere risarciti. Tornando al merito della gestione diretta: l’amministrazione si è presa un grosso rischio senza un’analisi e una previsione delle entrate? Non è assolutamente vero, anche perchè le considerazioni e valutazioni sulle previsioni di entrate sono state inserite a bilancio, perciò dire che non sono state considerate previsioni di entrate è grave perchè significa che non hanno mai visionato gli atti trasmessi».

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