Trecate, in ricordo delle vittime di Covid una meditazione religiosa in musica

Trecate, in ricordo delle vittime di Covid una meditazione religiosa in musica. L’appuntamento è fissato per domenica 28 marzo alle 16 nella chiesa parrocchiale con la presenza dell’Ammadeus Kammerchor Città di Trecate del maestro Gianmario Cavallaro, in forma fortemente ridotta nel pieno rispetto delle regole Covid. Un momento pensato proprio da Cavallaro insieme al parroco don Ettore Maddalena.

Sarà una meditazione religiosa in musica e il giorno scelto non è casuale: il 28 marzo è la Domenica delle Palme, che introduce alla settimana santa. Il maestro Cavallaro ha scelto i sette brani del Requiem di Fauré: «Una visione serena della morte vista dal musicista, – dice Cavallaro – visto il periodo questo momento di musica vuole essere un ricordo per quanto successo, ma anche qualcosa che si proietta in avanti come speranza».

Fra un brano e l’altro don Ale ha strutturato dei momenti di riflessione. «Il Covid ha colpito tutti e anche noi molto da vicino. Quando il 27 gennaio 2000 abbiamo deciso di costituire il coro con me c’era Giovanna Porzio, lei è stata una delle più grandi sostenitrici e per qualche anno ha cantato con noi. Noi vogliamo ricordare lei e tutti coloro che ci hanno lasciato».

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Trecate, in ricordo delle vittime di Covid una meditazione religiosa in musica

Trecate, in ricordo delle vittime di Covid una meditazione religiosa in musica. L’appuntamento è fissato per domenica 28 marzo alle 16 nella chiesa parrocchiale con la presenza dell’Ammadeus Kammerchor Città di Trecate del maestro Gianmario Cavallaro, in forma fortemente ridotta nel pieno rispetto delle regole Covid. Un momento pensato proprio da Cavallaro insieme al parroco don Ettore Maddalena. Sarà una meditazione religiosa in musica e il giorno scelto non è casuale: il 28 marzo è la Domenica delle Palme, che introduce alla settimana santa. Il maestro Cavallaro ha scelto i sette brani del Requiem di Fauré: «Una visione serena della morte vista dal musicista, - dice Cavallaro – visto il periodo questo momento di musica vuole essere un ricordo per quanto successo, ma anche qualcosa che si proietta in avanti come speranza». Fra un brano e l’altro don Ale ha strutturato dei momenti di riflessione. «Il Covid ha colpito tutti e anche noi molto da vicino. Quando il 27 gennaio 2000 abbiamo deciso di costituire il coro con me c’era Giovanna Porzio, lei è stata una delle più grandi sostenitrici e per qualche anno ha cantato con noi. Noi vogliamo ricordare lei e tutti coloro che ci hanno lasciato».

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