Trecate, l’appello del consigliere Varone: «In sicurezza riaprano piscine e palestre»

Ha scelto di farsi carico e portavoce del messaggio di palestre, piscine e impianti sportivi: poteri riaprire in sicurezza. Ha deciso di farsi sentire il consigliere con delega allo Sport Giovanni Varone, completamente schierato dalla parte dei gestori da oltre un anno chiusi: «I gestori degli impianti sportivi, nel 2020, si sono adeguati, con difficoltà ma anche con la convinzione di tutelare la salute dei cittadini, alle linee guida promulgate dal Governo per il contrasto del contagio da Covid-19. Sono ormai mesi che palestre, piscine e centri sportivi sono chiusi: è giunto il momento di affermare che devono poter riaprire in sicurezza». Buonumore, salute mentale e fisica sono tra i primi valori che Varone ricorda riguardo allo sport. «L’Organizzazione mondiale della sanità individua la mancanza della pratica sportiva nella vita delle persone come il quarto fattore di rischio per la mortalità in tutto il mondo.

Sono numerosissimi i benefici derivanti dalla pratica sportiva, realizzata in luoghi sicuri e con personale preparato e formato: dallo sport derivano vantaggi fisici e psicologici che migliorano la salute e la qualità della vita.  Lo sport, inoltre, è un formidabile strumento di inclusione sociale, fondamentale per la crescita e la formazione dei bambini e dei giovani che, praticandolo, fanno propri valori importanti quali la lealtà verso i propri compagni, il rispetto verso gli avversari e l’amicizia. Praticare sport facilita la crescita cognitiva equilibrata del bambino e facilita una maggiore consapevolezza di se stessi».

E la questione, chi lavora nel mondo dello sport, è anche economica: «L’intero comparto, chiuso da mesi ormai, sta soffrendo e i danni provocati dalla chiusura ad oltranza ai titolari di palestre, piscine e centri sportivi sono ingenti. Non riusciranno a far fronte alle spese ancora per molto in questa situazione: per questo mi faccio portavoce di questa categoria accendendo l’attenzione sulla sua difficile situazione e chiedo aiuti al Governo commisurati alle perdite e la possibilità di ripartire il prima possibile, naturalmente in sicurezza».

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Trecate, l’appello del consigliere Varone: «In sicurezza riaprano piscine e palestre»

Ha scelto di farsi carico e portavoce del messaggio di palestre, piscine e impianti sportivi: poteri riaprire in sicurezza. Ha deciso di farsi sentire il consigliere con delega allo Sport Giovanni Varone, completamente schierato dalla parte dei gestori da oltre un anno chiusi: «I gestori degli impianti sportivi, nel 2020, si sono adeguati, con difficoltà ma anche con la convinzione di tutelare la salute dei cittadini, alle linee guida promulgate dal Governo per il contrasto del contagio da Covid-19. Sono ormai mesi che palestre, piscine e centri sportivi sono chiusi: è giunto il momento di affermare che devono poter riaprire in sicurezza». Buonumore, salute mentale e fisica sono tra i primi valori che Varone ricorda riguardo allo sport. «L’Organizzazione mondiale della sanità individua la mancanza della pratica sportiva nella vita delle persone come il quarto fattore di rischio per la mortalità in tutto il mondo. Sono numerosissimi i benefici derivanti dalla pratica sportiva, realizzata in luoghi sicuri e con personale preparato e formato: dallo sport derivano vantaggi fisici e psicologici che migliorano la salute e la qualità della vita.  Lo sport, inoltre, è un formidabile strumento di inclusione sociale, fondamentale per la crescita e la formazione dei bambini e dei giovani che, praticandolo, fanno propri valori importanti quali la lealtà verso i propri compagni, il rispetto verso gli avversari e l’amicizia. Praticare sport facilita la crescita cognitiva equilibrata del bambino e facilita una maggiore consapevolezza di se stessi». E la questione, chi lavora nel mondo dello sport, è anche economica: «L’intero comparto, chiuso da mesi ormai, sta soffrendo e i danni provocati dalla chiusura ad oltranza ai titolari di palestre, piscine e centri sportivi sono ingenti. Non riusciranno a far fronte alle spese ancora per molto in questa situazione: per questo mi faccio portavoce di questa categoria accendendo l’attenzione sulla sua difficile situazione e chiedo aiuti al Governo commisurati alle perdite e la possibilità di ripartire il prima possibile, naturalmente in sicurezza».

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