Trecate, sindaco e assessori aprono i loro portafogli e pagano di tasca loro le luminarie della città. E’ questa la decisione che ha preso Federico Binatti e la sua squadra: una Trecate meno luminosa ma con più soldi per l’emergenza sanitaria.
«Solitamente per le luminarie il Comune spende 15mila euro ogni anno, – spiega Binatti – quest’anno abbiamo scelto di ridurle per poter utilizzare la cifra per l’emergenza sanitaria. Un Natale senza luci però non ci piaceva e così abbiamo scelto di fare qualcosa di nostra volontà». Le luci a Trecate quest’anno saranno in piazza Cavour con l’albero già allestito e la scritta “Auguri” sul palazzo Comunale e qualche luce sulle principali rotonde.
L’albero, di dimensioni molto minori rispetto al solito, è stato decorato con i rami di un albero caduto causa maltempo alcuni giorni fa nel giardino della casa di riposo della città.
Novità anche per il presepe, anzi i presepi: «In piazza non ci sarà più, così da evitare assembramenti, – spiega il sindaco – ma ce ne sono di sparsi in centro». Uno è in teatro comunale e pensato dal consigliere Patrizia Dattrino. Un altro in via XX settembre per la via dei presepi e un terzo è all’angolo fra piazza Cavour e via Adua nei locali di un ex negozio: «Lì il presepe è visibile da più punti e le persone potranno osservarlo senza rischio di creare assembramento».
I 15mila euro andranno un po’ per coprire alcune voci dell’emergenza sanitaria, un po’ per sostenere un progetto per i commercianti non ancora svelato: «Abbiamo lavorato con Acom per avviare un progetto che partirà a gennaio e punterà a valorizzare molto il commercio locale».