Trecate, nuovo scontro sulla piscina. La minoranza: «Promesse non mantenute, niente documenti e ritardi annunciati»

Le minoranze annunciano battaglia dopo la sospensione di una mozione durante l'ultimo consiglio comunale

La questione della piscina coperta di Trecate, chiusa da ormai due anni, è destinata a segnare il dibattito pubblico per molto tempo. Da un lato i cittadini delusi dalla chiusura e costretti a ripiegare su altre strutture, dall’altro la politica che cerca soluzioni. Nell’ultimo consiglio comunale, il 22 ottobre, la maggioranza aveva dovuto affrontare prima la pesante assenza del consigliere Mauro Bricco che aveva rassegnato le deleghe in opposizione al progetto dell’amministrazione e poi la mozione delle minoranze, fortemente contrarie all’impostazione del progetto.

Con le minoranze si era arrivati a un accordo di sospensione della mozione, con la promessa dell’invio di nuovi documenti entro la fine del mese di ottobre che avrebbero potuto fornire un quadro più chiaro sulle proposte di modifica che la maggioranza aveva richiesto al soggetto proponente rispetto al progetto originariamente presentato da quest’ultima. È Raffaele Sacco, capogruppo di Trecate Domani a ricordare come «durante l’ultimo consiglio comunale abbiamo accordato con la maggioranza la sospensione della mozione che avevamo presentato per consentire l’invio di nuovi documenti sul progetto che sarebbero dovuti arrivare entro il 30 ottobre, come promesso in sede di capigruppo dal consigliere con delega allo sport Michele Musone (Fdi) e dal sindaco Federico Binatti (Fdi)» che aggiunge «tuttavia, ad oggi, non ci è pervenuto alcun documento da parte della giunta che, ancora una volta, si dimostra inadeguata e in balia degli eventi».

«Non solo, dopo una nostra richiesta di accesso agli atti, sappiamo che non esiste un verbale degli incontri che Binatti e i suoi hanno avuto con il soggetto proponente. Non un verbale, non una riga, soltanto una relazione ex-post degli uffici che hanno prodotto il documento soltanto a seguito della nostra richiesta» sottolinea del capogruppo della Uboldi Sindaco Anna Uboldi, prima firmataria di una richiesta di accesso agli atti su tutta la documentazione degli incontri intercorsi tra il soggetto proponente e l’amministrazione.

Sulla relazione il capogruppo Pd Marco Uboldi sottolinea che «emerge chiaramente che la revisione al progetto di PPP, richiesta a seguito degli attriti interni alla maggioranza, non arriverà prima di metà dicembre. Una tempistica molto diversa da quella che i capigruppo e il sindaco si erano impegnati a garantire durante l’ultimo consiglio comunale». Anche Emanuela Cazzadore interviene sulla vicenda commentando che «nella relazione degli uffici emerge anche che la Giunta, che nella sua ultima delibera dichiarava di voler “realizzare gli interventi di riqualificazione nel più breve tempo possibile”, adesso, invece, sostiene che non c’è “nessuna necessità di procedere con urgenza”. Insomma, l’urgenza c’è o no?».

Conclude Filippo Sansottera che osserva: «La questione della piscina è la spina nel fianco di questa amministrazione. Da un lato gli attriti interni alla maggioranza, nonostante l’ostinazione dei consiglieri di maggioranza a votare a favore delle proposte scellerate di Binatti, e dall’altro lato l’evidente incapacità della Giunta di governare i processi. Possibile che non ci siano resoconti scritti delle richieste di modifica fatte al proponente? Possibile che non ci siano ancora i documenti nonostante la spocchia con cui in consiglio ci hanno spiegato che avremmo rivisto anche noi la nostra posizione? Sembra più che altro che si stia prendendo tempo. Se avessero seguito il nostro consiglio, a quest’ora avremmo un progetto già avviato».

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Trecate, nuovo scontro sulla piscina. La minoranza: «Promesse non mantenute, niente documenti e ritardi annunciati»

Le minoranze annunciano battaglia dopo la sospensione di una mozione durante l’ultimo consiglio comunale

La questione della piscina coperta di Trecate, chiusa da ormai due anni, è destinata a segnare il dibattito pubblico per molto tempo. Da un lato i cittadini delusi dalla chiusura e costretti a ripiegare su altre strutture, dall’altro la politica che cerca soluzioni. Nell’ultimo consiglio comunale, il 22 ottobre, la maggioranza aveva dovuto affrontare prima la pesante assenza del consigliere Mauro Bricco che aveva rassegnato le deleghe in opposizione al progetto dell’amministrazione e poi la mozione delle minoranze, fortemente contrarie all’impostazione del progetto.

Con le minoranze si era arrivati a un accordo di sospensione della mozione, con la promessa dell’invio di nuovi documenti entro la fine del mese di ottobre che avrebbero potuto fornire un quadro più chiaro sulle proposte di modifica che la maggioranza aveva richiesto al soggetto proponente rispetto al progetto originariamente presentato da quest’ultima. È Raffaele Sacco, capogruppo di Trecate Domani a ricordare come «durante l’ultimo consiglio comunale abbiamo accordato con la maggioranza la sospensione della mozione che avevamo presentato per consentire l’invio di nuovi documenti sul progetto che sarebbero dovuti arrivare entro il 30 ottobre, come promesso in sede di capigruppo dal consigliere con delega allo sport Michele Musone (Fdi) e dal sindaco Federico Binatti (Fdi)» che aggiunge «tuttavia, ad oggi, non ci è pervenuto alcun documento da parte della giunta che, ancora una volta, si dimostra inadeguata e in balia degli eventi».

«Non solo, dopo una nostra richiesta di accesso agli atti, sappiamo che non esiste un verbale degli incontri che Binatti e i suoi hanno avuto con il soggetto proponente. Non un verbale, non una riga, soltanto una relazione ex-post degli uffici che hanno prodotto il documento soltanto a seguito della nostra richiesta» sottolinea del capogruppo della Uboldi Sindaco Anna Uboldi, prima firmataria di una richiesta di accesso agli atti su tutta la documentazione degli incontri intercorsi tra il soggetto proponente e l’amministrazione.

Sulla relazione il capogruppo Pd Marco Uboldi sottolinea che «emerge chiaramente che la revisione al progetto di PPP, richiesta a seguito degli attriti interni alla maggioranza, non arriverà prima di metà dicembre. Una tempistica molto diversa da quella che i capigruppo e il sindaco si erano impegnati a garantire durante l’ultimo consiglio comunale». Anche Emanuela Cazzadore interviene sulla vicenda commentando che «nella relazione degli uffici emerge anche che la Giunta, che nella sua ultima delibera dichiarava di voler “realizzare gli interventi di riqualificazione nel più breve tempo possibile”, adesso, invece, sostiene che non c’è “nessuna necessità di procedere con urgenza”. Insomma, l’urgenza c’è o no?».

Conclude Filippo Sansottera che osserva: «La questione della piscina è la spina nel fianco di questa amministrazione. Da un lato gli attriti interni alla maggioranza, nonostante l’ostinazione dei consiglieri di maggioranza a votare a favore delle proposte scellerate di Binatti, e dall’altro lato l’evidente incapacità della Giunta di governare i processi. Possibile che non ci siano resoconti scritti delle richieste di modifica fatte al proponente? Possibile che non ci siano ancora i documenti nonostante la spocchia con cui in consiglio ci hanno spiegato che avremmo rivisto anche noi la nostra posizione? Sembra più che altro che si stia prendendo tempo. Se avessero seguito il nostro consiglio, a quest’ora avremmo un progetto già avviato».

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