Trecate, scontro Binatti-Bricco: il sindaco attacca, il consigliere del Misto replica a muso duro

L'ex capogruppo della Lega risponde al primo cittadino. Cosa pensano le segreterie di partito alleate?

L’incrinatura nella maggioranza di Trecate ha avuto inizio la scorsa estate quanto il consigliere Mauro Bricco aveva iniziato a prendere le distanze dal progetto della piscina coperta da 6 milioni di euro. Fin da subito, infatti, l’allora consigliere della Lega con delega ai Lavori pubblici aveva espresso pubblicamente fortissimi dubbi, tanto da rassegnare le deleghe e di votare con le minoranze che chiedevano lo stop dell’iter e la possibilità di analizzare possibili soluzioni alternative.

Bricco, dopo un passato solidissimo nella Lega, da meno di un mese ha aderito al Gruppo misto (insieme a Paolo Manzini, ex Fdi, in foto) e proprio in merito a questa scelta è stato attaccato dal primo cittadino che, nella sua replica alle dichiarazioni del segretario di Forza Italia Diego Sozzanie dell’ex assessore Giovanni Varone sulla situazione politica a Trecate, ha contestato all’ex consigliere di maggioranza «Bricco per oltre due anni non ha fatto nulla» e di avere interlocuzioni con il Partito Democratico.

Non si è fatta attendere la reazione di Bricco che con una nota ha fatto sapere «al signor Binatti che, qualora se ne fosse dimenticato, il voto di un consigliere è un’espressione di pensiero e coscienza personale e non “con qualcuno” o “per qualcuno” o “contro qualcuno”. Nella lingua italiana il verbo interloquire significa prendere parte ad un dialogo quindi essere partecipe di una discussione, cosa che in democrazia e in politica (gli ricordo che significa amministrare la città e non le poltrone su cui poggiare il fondoschiena) dovrebbe contraddistinguere chi si impegna a rappresentare i cittadini. In ogni caso con chi io voglia interloquire non sono affari che lo riguardano».

Per quanto riguarda il lavoro svolto, Bricco ha tenuto a precisare che «il mio era un incarico e non una delega, pertanto riferivo al sindaco le mie proposte che lui non ha mai tradotto operativamente, in particolare bloccando le operazioni finanziabili per una cifra cifra equivalente a 620.000 euro, con l’obiettivo di “garantire” l’operazione sulla piscina» aggiungendo un retroscena sui movimenti di Binatti per ricomporre la frattura nelle scorse settimane: «Se sono così scarso perchè non più tardi di un mese fa offrirmi di nuovo l’incarico ai Lavori pubblici in cambio della mia mano alzata in consiglio? Invece di perdere tempo a scrivere certe “amenità” si occupi di amministrare: le sue “balle” non fanno più né cronaca né storia».

Un segnale che conferma il clima politico trecatese: la maggioranza di Binatti si regge su soli 9 consiglieri, contro 8 di minoranza, il numero minimo necessario per approvare le delibere in aula. Le tensioni con Forza Italia e la dura replica del sindaco potrebbero avere ripercussioni anche a livello provinciale, influenzando gli equilibri della coalizione di centrodestra? Come avranno reagito gli altri esponenti della maggioranza di fronte a questa presa di posizione così netta da parte del sindaco e presidente della Provincia nei confronti di un alleato di governo?

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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Trecate, scontro Binatti-Bricco: il sindaco attacca, il consigliere del Misto replica a muso duro

L’ex capogruppo della Lega risponde al primo cittadino. Cosa pensano le segreterie di partito alleate?

L’incrinatura nella maggioranza di Trecate ha avuto inizio la scorsa estate quanto il consigliere Mauro Bricco aveva iniziato a prendere le distanze dal progetto della piscina coperta da 6 milioni di euro. Fin da subito, infatti, l’allora consigliere della Lega con delega ai Lavori pubblici aveva espresso pubblicamente fortissimi dubbi, tanto da rassegnare le deleghe e di votare con le minoranze che chiedevano lo stop dell’iter e la possibilità di analizzare possibili soluzioni alternative.

Bricco, dopo un passato solidissimo nella Lega, da meno di un mese ha aderito al Gruppo misto (insieme a Paolo Manzini, ex Fdi, in foto) e proprio in merito a questa scelta è stato attaccato dal primo cittadino che, nella sua replica alle dichiarazioni del segretario di Forza Italia Diego Sozzanie dell’ex assessore Giovanni Varone sulla situazione politica a Trecate, ha contestato all’ex consigliere di maggioranza «Bricco per oltre due anni non ha fatto nulla» e di avere interlocuzioni con il Partito Democratico.

Non si è fatta attendere la reazione di Bricco che con una nota ha fatto sapere «al signor Binatti che, qualora se ne fosse dimenticato, il voto di un consigliere è un’espressione di pensiero e coscienza personale e non “con qualcuno” o “per qualcuno” o “contro qualcuno”. Nella lingua italiana il verbo interloquire significa prendere parte ad un dialogo quindi essere partecipe di una discussione, cosa che in democrazia e in politica (gli ricordo che significa amministrare la città e non le poltrone su cui poggiare il fondoschiena) dovrebbe contraddistinguere chi si impegna a rappresentare i cittadini. In ogni caso con chi io voglia interloquire non sono affari che lo riguardano».

Per quanto riguarda il lavoro svolto, Bricco ha tenuto a precisare che «il mio era un incarico e non una delega, pertanto riferivo al sindaco le mie proposte che lui non ha mai tradotto operativamente, in particolare bloccando le operazioni finanziabili per una cifra cifra equivalente a 620.000 euro, con l’obiettivo di “garantire” l’operazione sulla piscina» aggiungendo un retroscena sui movimenti di Binatti per ricomporre la frattura nelle scorse settimane: «Se sono così scarso perchè non più tardi di un mese fa offrirmi di nuovo l’incarico ai Lavori pubblici in cambio della mia mano alzata in consiglio? Invece di perdere tempo a scrivere certe “amenità” si occupi di amministrare: le sue “balle” non fanno più né cronaca né storia».

Un segnale che conferma il clima politico trecatese: la maggioranza di Binatti si regge su soli 9 consiglieri, contro 8 di minoranza, il numero minimo necessario per approvare le delibere in aula. Le tensioni con Forza Italia e la dura replica del sindaco potrebbero avere ripercussioni anche a livello provinciale, influenzando gli equilibri della coalizione di centrodestra? Come avranno reagito gli altri esponenti della maggioranza di fronte a questa presa di posizione così netta da parte del sindaco e presidente della Provincia nei confronti di un alleato di governo?

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Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore