Confartigianato e Cna: «Superbonus? Situazione difficile e preoccupante»

Le associazioni di categoria esprimono la loro preoccupazione circa le nuove disposizioni governative in materia di bonus edilizio. Le più coinvolte nel settore sono Confartigianato Imprese Piemonte Orientale e CNA Piemonte Nord.

«Si viene così a creare una situazione estremamente difficile per le imprese del settore: imprese che, sulla base delle norme sinora vigenti, hanno effettuato investimenti ed assunzioni nella prospettiva di poter continuare ad operare garantendo lo sconto in fattura» ha spiegato Michele Giovanardi (in foto), presidente di Confartigianato Imprese Piemonte Orientale.

«Inutile nascondere le forti preoccupazioni degli imprenditori del settore, l’edilizia rappresenta una parte consistente dle tessuto imprenditoriale, molte imprese hanno svolto lavori usando lo strumento dello sconto  in fattura e della cessione del credito, se non intervengono correttivi in sede di dibattito parlamentare, le ripercussioni saranno serie» ha osservato invece Amleto Impaloni, direttore di Confartigianato Imprese Piemonte Orientale.

Disapprovazione e apprensione anche sul fronte Confederazione Nazionale dell’artigianato e della Piccola e Media Impresa: «Quello che sta avvenendo in questi giorni è talmente grave che non l’avremmo mai potuto immaginare – ha commentato Marco Pasquino, direttore CNA Piemonte Nord – i nostri telefonini squillano incessantemente per le chiamate dei titolari imprese del settore edile e dei settori collegati che ci chiedono come si devono comportare. Il decreto del Consiglio dei Ministri che vieta la cessione dei crediti e lo sconto in fattura relativo ai bonus per le ristrutturazioni e l’efficientamento energetico, e blocca le operazioni di acquisto dei crediti incagliati da parte degli enti locali, ha messo tutti in ginocchio. Il provvedimento era del tutto inatteso, anzi, ci aspettavamo delle risposte per sbloccare le difficoltà legate alla cessione del credito».

«CNA chiede l’istituzione di un tavolo permanente per trovare soluzioni efficaci e condivise ha puntualizzato Filippo Calcagno, presidente CNA Costruzioni Piemonte Nord – sul riordino del sistema degli incentivi, così da assicurare ancora un volano per la crescita e strumenti adeguati a promuovere la transizione ecologica».

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Le associazioni di categoria esprimono la loro preoccupazione circa le nuove disposizioni governative in materia di bonus edilizio. Le più coinvolte nel settore sono Confartigianato Imprese Piemonte Orientale e CNA Piemonte Nord.

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«Inutile nascondere le forti preoccupazioni degli imprenditori del settore, l’edilizia rappresenta una parte consistente dle tessuto imprenditoriale, molte imprese hanno svolto lavori usando lo strumento dello sconto  in fattura e della cessione del credito, se non intervengono correttivi in sede di dibattito parlamentare, le ripercussioni saranno serie» ha osservato invece Amleto Impaloni, direttore di Confartigianato Imprese Piemonte Orientale.

Disapprovazione e apprensione anche sul fronte Confederazione Nazionale dell'artigianato e della Piccola e Media Impresa: «Quello che sta avvenendo in questi giorni è talmente grave che non l’avremmo mai potuto immaginare – ha commentato Marco Pasquino, direttore CNA Piemonte Nord – i nostri telefonini squillano incessantemente per le chiamate dei titolari imprese del settore edile e dei settori collegati che ci chiedono come si devono comportare. Il decreto del Consiglio dei Ministri che vieta la cessione dei crediti e lo sconto in fattura relativo ai bonus per le ristrutturazioni e l’efficientamento energetico, e blocca le operazioni di acquisto dei crediti incagliati da parte degli enti locali, ha messo tutti in ginocchio. Il provvedimento era del tutto inatteso, anzi, ci aspettavamo delle risposte per sbloccare le difficoltà legate alla cessione del credito».

«CNA chiede l’istituzione di un tavolo permanente per trovare soluzioni efficaci e condivise ha puntualizzato Filippo Calcagno, presidente CNA Costruzioni Piemonte Nord – sul riordino del sistema degli incentivi, così da assicurare ancora un volano per la crescita e strumenti adeguati a promuovere la transizione ecologica».

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